Tuesday 8 January 2013

quei paletti rossi sulla M4 Motorway

Nei miei tour come guida turistica alle Blue Mountains passo accanto a una curiosa sfilata di "paletti rossi col ciuffo" per ben due volte, sia all'andata che al ritorno verso Sydney, e mi diverto a chiedere ai miei viaggiatori cosa pensano che siano. Le risposte piu' comuni spaziano dalla telecomunicazione al controllo della velocita' ma generalmente se la cavano con un divertito "non saprei-aucune idée-no idea".
E cosi', dopo aver gia' attraversato l'ANZAC Bridge in partenza da Sydney, ho un'altra occasione di parlare di guerre e militari australiani. Cosa che sorprende sempre i turisti della Vecchia Europa che non hanno mai pensato che anche questo remoto angolo del pianeta e' stato profondamente colpito dalla partecipazione dei loro ragazzi a conflitti che imperversavano (e imperversano) in terre lontane.
Tornero' su questo argomento, le occasioni non mancano: l'Anzac Bridge appunto, i biscotti Anzac, il Memoriale in Hyde Park, le celebrazioni del 25 aprile e via discorrendo.  Per gli Australiani le battaglie overseas e le ingenti perdite (su una popolazione di nemmeno 5 milioni ai tempi della Prima Guerra Mondiale, 300.000 ragazzi australiani furono chiamati alle armi e 60.000 morirono mentre 156.000 furono feriti, intossicati o imprigionati) hanno concorso a creare un'identita' nazionale.
Ma torniamo ai "paletti col ciuffo" che a centinaia si stagliano al centro della carreggiata della M4 Motorway all'intersezione con la M5 e la nuova M7 all'altezza di Eastern Creek/Wallgrove (ovvero all'uscita/entrata per visitare l'amato Featherdale Wildlife Park). 
Al centro dell'intersezione, che in futuro forse si chiamera' Light Horse Intersection (lo snodo dei Cavalleggeri) troneggia un unico, altissimo palo (55 metri) sormontato da una corona che dovrebbe simboleggiare - secondo Colin Polwarth, l'architetto paessaggista che ha ideato la scultura - una torcia che illumina le tenebre.  
Della scultura, ovvero "The Australian Light Horse Sculpture Parade", fanno parte sia il grande palo centrale che i centinaia di paletti in file regolari e 4 raggruppamenti,  e sono dedicati alla memoria dei battaglioni di Cavalleggeri australiani che combatterono eroicamente durante la Prima Guerra Mondiale.
Il colore dei paletti ricorda i pavaveri che fiorivano sui campi di battaglia e simbolizza il sangue versato dai soldati, la fascetta bianca nella parte alta, la loro innocenza e il ciuffo di fili d'acciaio in cima rappresenta le piume di emu che ornavano i cappelli della divisa di Cavalleria.
I cavalli, invece, benche' parte integrante della divisione militare non sono ricordati nella scultura a cielo aperto.  Forse perche' sorge a poche centinaia di metri dalla stazione di Quarantena di Eastern Creek e furono proprio le rigide regole di quarantena che impedirono il rientro dei cavalli sopravvissuti agli eccidi della guerra d'oltreoceano. 
Ma questo non lo racconto ai miei turisti, preferisco cambiare discorso e prepararli agli incontri ravvicinati che avranno, di li' a poco, con la straordinaria fauna australiana del Featherdale.